Assemblea 2018 – La buona medicina ha bisogno di buona sanità
“La buona medicina ha bisogno di buona sanità per erogare prestazioni efficienti e efficaci al fine di tutelare la salute dei cittadini” questa frase, pronunciata dal presidente dell’Ordine dei Medici di Vercelli Pier Giorgio Fossale, è emblematica per descrivere un momento fondamentale della vita dell’Ordine: l’Assemblea annuale.
Un evento, quello dell’Assemblea, utile non solo a tracciare un bilancio amministrativo, ma anche e soprattutto come occasione di incontro, riflessione e confronto.
Al tavolo del Consiglio direttivo che ha presieduto l’Assemblea presenti: il Presidente Fossale che ha aperto i lavori; il Vice presidente Giovanni Scarrone; il Segretario Germano Giordano che ha coordinato gli aspetti amministrativi; il Tesoriere Sergio Macciò con il compito di illustrare e far votare il bilancio dell’anno precedente e quello dell’anno futuro, sui quali si è espresso il dottor Aldo Tua come rappresentante del Collegio revisori dei conti.
I bilanci consuntivo e preventivo sono stati approvati dopo la votazione di rito espressa dai presenti.
Per la Commissione Albo Odontoiatri ha preso la parola il dottor Carlo Talentino che ha sottolineato l’importanza della deontologia, soprattutto in tempi come questi dove “La pubblicità orientata al mero profitto tende a oltrepassare i limiti della correttezza professionale”.
Il Presidente Fossale ha poi presentato i nuovi dirigenti sanitari.
Hanno così salutato i colleghi presenti i dottori:
Fulvia Milano direttore struttura complessa Laboratorio Analisi
Stefano Dacquino direttore struttura complessa Medicina Generale Borgosesia
Gianluca Cosi direttore struttura complessa Pediatria
Giovanni Sguazzini Viscontini direttore struttura complessa Recupero e Riabilitazione Funzionale
Carlo Olivieri direttore struttura complessa Anestesia e Rianimazione
e ha salutato il dottor Aldo Tua nuovo direttore della struttura complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza dell’Asl di Biella.
L’Assemblea è proseguita con il discorso del Presidente Fossale che ha sottolineato i vari punti salienti.
Per quanto riguarda la sanità: «Abbiamo vissuto anni molto difficili quando si era creata una vera e propria divaricazione tra la medicina e la sanità. Sembrava che i due mondi non riuscissero più a parlare dando l’impressione di entrare in un conflitto forte. Tre anni fa abbiamo affrontato alcune sfide estremamente importanti per riuscire a garantire alla popolazione vercellese una organizzazione sanitaria in grado di far sì che le eccellenze e il valore professionale dei medici potesse esprimersi e, a proposito, abbiamo dovuto far sentire più volte la nostra voce. Alla fine siamo riusciti a stabilire un dialogo che è andato avanti sempre meglio con l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e le cose si sono sbloccate. Anche con la direzione dell’Azienda Sanitaria si è stabilita una metodologia relazionale migliore con maggiore condivisione e dialogo. Solo riuscendo a stabilire delle connessioni efficaci con il territorio e la sua antropologia, le cose sono andate meglio».
A proposito dell’assistenza sanitaria territoriale: «È stato uno dei motivi di confronto in questi ultimi giorni con l’Azienda sanitaria e con l’Assessore perché, in questo periodo, l’assistenza sanitaria territoriale è un po’ in difficoltà sul versante infermieristico. Occorre necessariamente che infermiere e infermieri siano di più».
«Una delle battaglie che portiamo avanti – ha aggiunto il dottor Fossale – è quella contro la burocrazia, la modulistica e tutte quelle cose che non sono idonee ad erogare una buona assistenza sanitaria sul territorio. La flessibilità è fondamentale. Dobbiamo capire bene il ruolo dell’infermiere di famiglia».
Il Presidente ha illustrato poi il passaggio della rivista Scienza&Coscienza dal formato cartaceo a quello online, l’attività dei convegni legati alle neuroscienze e gli eventi di formazione.
«La deontologia – ha osservato Fossale – è molto importante. Essa si concretizza nel fatto che, prima di tutto, ci si rispetta tra colleghi, si scambiano le opinioni nel modo giusto, non si critica mai un collega davanti ad un paziente, si lavora con spirito collaborativo finalizzato alla buona cura e alla buona relazione professionale».
«Questa sera – ha concluso il Presidente rivolto ai neo medici – abbiamo in agenda appuntamenti importanti per il futuro. Ci sono i giovani medici, quelli che iniziano la loro professione adesso. Rispetto ad anni fa è cambiato tutto. La tecnologia è sempre più necessaria come fondamentali sono l’informatica e la specializzazione. Il medico, però, è sempre il medico: riecheggia ancora quell’eco lontano di duemilacinquecento anni fa sull’isola di Kos di Ippocrate, che deve risuonare ancora nelle vostre orecchie e nel vostro cuore. Al di là delle competenze tecniche avrete sempre una persona davanti a voi che vi guarderà. Vedrete gli occhi di una persona malata, debole, fragile. Ed è proprio qui che si supera il laureato in medicina e si realizza il medico, il clinico. Un laureato può conoscere tutto lo scibile in tema medico ma poi deve riuscire a portare quel sapere in quel letto: questo fa la differenza. Il sapere generale diventa sapere specifico utile alla persona. La parte empatica è fondamentale: sempre di più la gente cercherà quella mano sulla spalla, quegli occhi che danno il senso della condivisione, quella capacità relazionale che annulla la distanza. La professione medica oggi è complicata, difficile e anche pericolosa, ma è la più bella professione del mondo. Siate sempre orgogliosi e consapevoli di quanto è bello essere medici e di quanto ciò è prezioso per la comunità».
Prima del giuramento dei neo medici e odontoiatri, sempre sentito e partecipato il momento in ricordo dei dottori purtroppo mancati di recente. Sono stati ricordati i medici: Maria Grazia Bausardo, Federico Boero, Giorgio Forti, Giorgio Groppo, Ezio Mortarino, Luigina Poy, Marcello Ronco e Diego Lorenzini.
Consegnate le targhe per il prestigioso traguardo dei Cinquant’anni di laurea ai dottori: Maria Teresa Cavagnino, Francesco Coggiola, Sergio Fioramonti, Maria Vittoria Gornati, Daniela Vegis (non presente Giorgio Grasso).
L’Assemblea è terminata con la suggestiva cerimonia del giuramento di Ippocrate.
Per i Medici Chirurghi hanno pronunciato l’antica formula: Giulia Ardizzone, Laura Carrera, Diletta Coppo, Tommaso Daffara, Edoardo Frontera, Ileana Gagliardi, Christian Garlisi, Elisabetta Mingoia, Federico Sacco Botto e Francesca Silvi. (non presenti Elisa Calzaducca e Francesca Massimello).
Per gli Odontoiatri: Michele Ferro e Elena Radu Turculeti (non presente Simone Di Stefano Zamboni)