CURARE E PRENDERSI CURA

“L’importanza non solo di centrare le attenzioni sul malato ma anche sul nucleo familiare aprendo un dialogo tra figure sanitarie e paziente che è il vero strumento per un percorso di cura condiviso”. Questo è stato uno dei passaggi più significativi di Mariella Enoc come ospite d’onore, martedì 23 gennaio, al Circolo Ricreativo di Vercelli, alla conviviale organizzata dal Rotary Club Vercelli in Interclub con il Rotary Club S. Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino, il Rotary Club Viverone Lago e il Rotary Club Gattinara.

La dottoressa Enocè stata  da pochi giorni insignita, dal Magnifico Rettore dell’Università del Piemonte Orientale professor Giancarlo Avanzi, della laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia  alla presenza nientemeno che del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Vercelli era presente nella figura del Presidente Germano Giordano.

Mariella Enoc in un discorso appassionato ed emotivamente coinvolgente, ha illustrato ai presenti  i principi che hanno guidato il suo lavoro portandola a operare su scenari nazionali e internazionali ad altissimi livelli.

Fulcro del suo discorso è stato il concetto del “prendersi cura”.

Curare una persona vuol dire infatti non solo farsi carico della malattia (organica o funzionale che sia) ma anche e soprattutto avere una visione “olistica” del paziente che porti a farsi carico del suo vissuto, delle sue emozioni, delle sue aspettative.

La dottoressa Enoc, specificando come la sua esperienza professionale sia sempre stata vissuta in ambito della sanità privata e del mondo delle Fondazioni, ha sottolineato come il Servizio Sanitario Nazionale sia un bene essenziale e vitale per tutta la comunità. Qualcosa che rischiamo di dare per scontato ed oggi in grave crisi di risorse, di progettualità ed idee.

Come Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri non possiamo che condividere la preoccupazione espressa e farla nostra.

Anni critici, i prossimi a venire, nei quali è necessario un dialogo stretto tra istituzioni politiche, sanitarie e società civile per pensare e progettare il futuro del SSN.

Un futuro finanziariamente sostenibile senza per questo venir meno alla necessità di prendersi cura del paziente. Indispensabile immaginare un sistema di cure che possa venire incontro anche dal punto di vista logistico e assistenziale ad una popolazione la cui età media aumenta sempre di più.

«Mi unisco al pensiero della dottoressa Enoc – commenta il presidente dell’Ordine dei Medici Germano Giordano – nel sottolineare l’importanza di una medicina di prossimità,  un territorio la cui forza non sia solo una declinazione ma espressione di un percorso sinergico, condiviso ed armonizzato tra tutti gli attori e promotori della  sanità,  unico strumento per evitare la pericolosa deriva a cui il nostro sistema sanitario nazionale, unico e intangibile per costituzione, sta navigando».

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